Come si presenta il sashimi
Salse e guarnizioni tipiche
Il sashimi rappresenta la prima portata e spesso il piatto unico del pranzo o della cena giapponese.
Le fette sono di solito di dimensioni 4x2,5x0,5 cm anche se a volte variano a seconda del cuoco.
Il pesce utilizzato è di vario tipo: salmone, tonno, pesce spada, merluzzo.
Vengono impiegati anche alcuni crostacei come quelli della famiglia dei gamberi
Viene presentato accompagnato da salse varie, in particolare quella di soia o il ponzu.
La prima è ottenuta dalla fermentazione di un composto ottenuto con soia, grano tostato, acqua e sale; il secondo è ottenuto dalla fermentazione di un composto di mirin, simile al sakè- vino giapponese-, aceto di riso, alga e fiocchi di katsuobushi- tonno essiccato.
Non manca mai il wasabi, salsa piccantissima a base di rafano, che in Occidente solo i più temerari osano assaggiare, in genere appunto 'intingendovi' una fetta di sashimi.
Spesso accanto al sashimi viene posto dello zenzero a fettine sottili, freso o più spesso marinato in una speciale salsa di vino e zucchero, ottenendo un sapore sì piccante, ma anche leggermente dolciastro (è il Gari).
La presenza del wasabi o dello zenzero in realtà non è una semplice questione di condimento: in realtà questi alimenti aiutano a neutralizzare eventuali batteri o parassiti presenti nel pesce crudo.
Infatti la maggior parte dei pesci viene servito crudo, ad eccezione del polipo che viene sbollentato in acqua, così come in genere accade per il gambero.
La mossa consigliata dai ristoratori giapponesi è quella di sciogliere il wasabi nella ciotolina della salsa di soia al momento della consumazione.
Una guarnizione tipica del sashimi è la radice di daikon tagliata a fette lunghe e sottili e sistemata in modo da formare una specie di 'nido'; a volte vien posta su ogni fetta una foglia di perilla, pianta aromatica tipica del Giappone.